24-02-2020
LSD AVARIATO NELLE TUBATURE: PANICO E PSICOSI DI MASSA IN LOMBARDIA!
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Mentre le scuole vengono blindate, chiudono musei, cinema, teatri e tutti i luoghi di aggregazione istituzionali e non, i rumori della città cambiano. Mezzi di trasporto pubblico vuoti e silenziosi, uffici e negozi senza visitatori con l’eco delle voci dei commessi mentre i luoghi della “nuova cultura” urlano la loro psicosi con code di persone che si affrettano all’acquisto di generi alimentari nelle grandi catene di distribuzione, per fronteggiare un’eventuale quarantena di massa che la maggior parte dei cittadini lombardi crede sia necessaria.
Poche le voci di dissenso, nessuno pubblicamente disubbidisce. Perché?
Dando per certo che questo virus sia così pericoloso come descritto, ci sono procedure che non tornano: alcune di ordine pratico/logico, alcune di ordine etico.
Chiudere un intero territorio con un cordone sanitario fatto come un colabrodo dimostra l’ipocrisia della risposta. Perché impedire i mercati rionali mentre la grande distribuzione è aperta e presa d’assalto?
Bisognerebbe avere la certezza che le categorie deboli (anziani, malati cronici, disoccupati, senza fissa dimora ecc.) siano protetti; eppure in questa psicosi di massa anche i cattolici e le associazioni con missioni di aiuto agli ultimi dimostrano la loro incoerenza e chiudono i battenti: chiese chiuse, pane quotidiano interrompe la distribuzione di cibo per coronavirus! Lasciamo agli altri ogni commento.
Inoltre impedire a tutte le categorie lavorative definite autonome e che non hanno ammortizzatori sociali di esercitare le proprie professioni senza paracadute è ingiusto oltre che illogico.
I dati dell’inquinamento ambientale sono devastanti eppure le istituzioni non hanno usato gli stessi toni forti che si sentono per questa ondata di influenza (nemmeno l’OMS la dichiara pandemia).
È sicuro che chi potrà godersi questa “settimana di luglio” a Milano perché è riuscito ad accaparrarsi qualche kg di pasta, lo farà volentieri, si prevede tempo bello (già oggi i parchi erano pieni di persone che passeggiavano) e se appartieni alla classe di chi si può permettere una settimana di ferie senza preavviso ci sarebbe da scommettere su un aumento di nascite a novembre 2020 in tutte le zone che hanno adottato misure restrittive di socialità!
E noi come ci regoliamo? Che fare questo fine settimana? Disobbedendo all’ordinanza che succede? Poco o niente, la sanzione amministrativa è debole per impedire ad un esercizio commerciale di chiudere e la pena in ambito penale è poca cosa.
Quindi, noi che non siamo un esercizio commerciale, che non siamo riconosciuti da nessun ente istituzionale dovremmo aderire all'ordinanza? No, eppure rimanderemo il Dubwise Festival 2020 già previsto, anche se sono tante le persone che via web manifestano l’intenzione di venire non esiste certezza di numeri. Per un evento senza sponsor e sovvenzioni, come questo festival, portare 3 sale con altrettanti sound system autocostruiti, con la partecipazione di artisti stranieri, non ci da, nemmeno, la certezza di poter garantire il loro ritorno senza complicazioni.
Consci che l’unico motivo valido per non fare le serate negli spazi occupati come il nostro, è dare la possibilità a chi da sempre attacca le autogestioni presenti in città (magari riuscendo ad ottenere una visita inaspettata da autorità sanitarie a cui difficilmente ci si può opporre) comunichiamo che le attività musicali sono rimandate, ma il centro attraverso la Cucina Pop del Leo rimane aperta!
Vi aspettiamo già giovedì!
Dalle 20.00 cena con tante cose buone a filiera diretta.