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Antifascismo, Comunicati

12-03-2020

LA MEMORIA È DI CHI LA ESERCITA

di Leoncavallo SPA

Non dimentichiamo l’assassinio di Fausto e Iaio!

LA MEMORIA È DI CHI LA ESERCITA

Oggi di giovani ne muoiono a centinaia e tanti altri, in numero ancora più grande, muoiono dentro; tutt* facciamo i conti con quei sistemi repressivi che per auto-conservarsi sono capaci di ingannarci, negandoci la verità e la giustizia che ci spetta, attraverso la corruzione di ogni aspetto della politica e della società. E colpevoli non sono solo gli esecutori ma anche quel pensiero violento e malato che li dirige dall'alto. Fascista oggi non è solo Casapound, la Lega, Alba Dorata, Israele o il governo turco o greco: fascista è ogni soggetto che mette la vita degli altri in secondo piano, coloro che con la violenza e la paura costringono l'esistenza umana al loro controllo. Ma fascismo non è solo un pensiero, un nome: fascismo è un sistema reale e l’assassinio di Fausto e Iaio ne è l’esempio.

La differenza che l’opinione pubblica matura attraverso l’iter processuale tra chi viene tacciato di eversione e condannato per manifestazioni legate alla difesa del territorio (come quelle della Val di Susa), chi ha basato il proprio curriculum su fatti di sangue negli anni '70 proseguendo con la violenza nelle curve, fino ai fatti di corruzione che a Roma hanno costituito un sistema dove incredibilmente la magistratura non vede l’aggravante mafiosa, è sconcertante!

Fausto e Iaio oggi sono tutte le ragazze ed i ragazzi che subiscono il peso della "sicurezza": divieti, punizioni istituiti da una polita sorda e cieca alle problematiche reali, colpiti dalle devianze che solo la brama di potere è capace di inventare: intolleranza, razzismo, schiavismo, mafia, omofobia.

Fausto e Iaio sono tutti i ragazzi e le ragazze che muoiono sotto le bombe nei conflitti mondiali, o di stenti nei loro paesi resi poveri dal capitalismo; sono coloro che scappano e finiscono preda di altri fascismi ancora: le frontiere, la tratta, la costrizione e la dipendenza, assassinati o annichiliti da un sistema fuori misura e da città e società ostili alla loro "diversità".

Siamo tutti Fausto e Iaio, noi che pratichiamo l’autogestione e che lottiamo per tutelare Spazi che troppo frequentemente sono presi d'attacco e chiusi con ogni mezzo. Il Leoncavallo Resiste ed Esiste, ancora per Fausto e Iaio. La memoria la esprimiamo ed esercitiamo da più di quarant'anni col nostro agire: le attività, le lotte e la resistenza sono dedicate da sempre al ricordo vivo di Fausto e Iaio come compagni del Leoncavallo ancora oggi. La voce e la presenza vera nella città mantengono viva la traccia che porta alla verità.