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12-03-2022

L'UNICO MONDO SENZA GUERRA È UN MONDO SENZA ARMI!

di Leoncavallo SPA

Fuori la guerra dalla cultura! Fuori gli armaioli dai musei!

L'UNICO MONDO SENZA GUERRA È UN MONDO SENZA ARMI!

È inconcepibile, leggendo sulle vetrate del Museo del 900, vedere ancora oggi come main partner del Museo stesso, e di conseguenza del Comune di Milano, la Leonardo SPA, prima società in Italia per la produzione e l'esportazione di armamenti.

Un museo pubblico e civico che accetta una simile sponsorizzazione ci inorridisce e deve inorridire tutta la cittadinanza pacifista della città. A seguito dell'escalation militare in Ucraina, contro ogni guerra nel mondo, e per non tradire gli ideali di pace e libertà che hanno contraddistinto Milano nella Resistenza antifascista, pretendiamo l'interruzione immediata di ogni tipo di accordo economico e politico con società nel settore degli armamenti e della difesa. La sistematica violazione da parte di queste ultime dei trattati europei sull'esportazione di armi a paesi direttamente coinvolti in conflitti, e criminali nei confronti delle loro stesse popolazioni, non può avere spazio nelle istituzioni di questa città e nei luoghi che ne rappresentano la storia, un passato che vediamo però venire tragicamente dimenticato e riscritto.

L'intervento militare italiano, in corso in 26 paesi del mondo, è condotto a presidiare luoghi strategici per il commercio, riserve estrattive e centrali energetiche in paesi colonizzati; la presenza italiana (pubblica e privata) in qualità di paese esportatore di armamenti, macchine belliche, aerei ed imbarcazioni da combattimento, sistemi radar di puntamento e di controllo della popolazione, è trascinata dai vincoli NATO ma soprattutto dagli affari miliardari che la guerra rappresenta per il capitalismo deviato delle troppe Leonardo SPA. I primati mondiali ed europei del nostro Paese nella vendita ed esportazione di armamenti, e la diretta compartecipazione dello Stato con l'industria della Difesa (30% azioni dello Stato italiano in Leonardo SPA) ci rende colpevoli, favoreggiatori e partecipanti attivi nei conflitti nel mondo, nel terrorismo, nello scempio ambientale e nella repressione sociale.

Lo stesso Comune schierato per la verità sulla morte di Giulio Regeni non può essere socio in affari con i produttori di morte.

Fuori la guerra dalla cultura! Fuori gli armaioli dai musei!