Cannabis, Comunicati, Spazi Sociali
18-04-2020
Festa della Semina 2020
di
Partecipiamo tutti alla piattaforma Stati Generali della Cannabis - Lunedì 20 Aprile dalle ore 16.00!

È inevitabile constatare che a questa emergenza sanitaria è seguita una crisi economica e sociale.
Al di fuori di ogni retorica politica, siamo tutti uniti nell'osservanza di una regola anche se l'emergenza per l'una o per l'altra (sanitaria o crisi economica) “ci divide” tra gli stanchi schieramenti destra – sinistra, trovandoci tutti in carenza di saggezza civile; ci teniamo a ricordare che oggi ci sarebbe dovuta essere la Festa della Semina 2020.
Una Festa per festeggiare la vita seminando diritti di libertà personale. Una festa sempre molto partecipata, ma che ancora oggi non è in grado di creare un coro.
L'eccezionale situazione in cui ci veniamo a trovare ci permette di essere ben più riflessivi riguardo al sentire civile e pubblico, il quale fa sì che riconosciamo a tutti la stessa dignità e, da questo, il bisogno di lavorare insieme.
Osservarci nell'eccezione, fotografa un futuro fattibile: siamo in tanti a fumare la cannabis, degni di un coro, e la legalizzazione e l'avviamento della filiera della canapa legale ha già portato nuovi posti di lavoro e maggiore ricchezza. Nel solo mese di marzo, in quarantena per il Corona Virus, la consegna domiciliare di quella che viene chiamata cannabis “legale” registra incrementi di profitto al 320%! Quello che guadagnavano in un anno l'hanno ricavato in un mese; anche chi vende e consegna prodotti per la coltivazione indoor ha finito le scorte di magazzino!
Anche quest'anno cerchiamo di ragionare insieme: il peso della limitazione di libertà che oggi stiamo subendo dall'emergenza è causata soprattutto da una cattiva politica, fondata più sul ricavo privato che dalla funzione pubblica che deve svolgere. A costo di essere ripetitivi vogliamo sottolineare che con la sola legalizzazione della cannabis avremmo uno svuotamento delle carceri, una filiera più ecologica che ricoprirebbe non solo il settore ricreativo ma specialmente tessile, edilizio e sanitario, e nuovi introiti da rinvestire in istruzione, ricerca, sanità e cultura.
Siamo profondamente stanchi di questa politica mainstream, opportunistica, oligarchica e succube della paura che devasta la nostra socialità; ci indigna profondamente il silenzio del ministro della cultura che pare non voler evitare l'affossamento dei settori riguardanti la musica, i teatri e l'arte, ma ci rattrista anche la mancanza di un coro che dovrebbe gridare a gran voce che l'arricchimento culturale e sociale della vita pubblica è come il Pane nei periodi di carestia, cioè NECESSARIO.
Antiproibizionisti, musicisti, teatranti, operatori del settore culturale è il momento di pretendere il futuro che vogliamo. Di (ri)costruire un coro.
La Festa della Semina sarà la prima cosa che faremo appena tutto finirà.
Questo è solo un tempo speciale, non vogliamo tornare alla normalità perché quella normalità è il problema.
Noi parteciperemo alla piattaforma Stati Generali della Cannabis per iniziare a parlarne insieme; lunedì 20 Aprile dalle ore 16.00 su www.statigeneralicannabis.it