AreaCom, il blog del Leoncavallo

Karl Marx, ritratto

Comunicati, Spazi Sociali

15-07-2021

CHI ENTRA IN QUESTO SPAZIO NE CONDIVIDE LE RESPONSABILITÀ

di Leoncavallo SPA

È la presa di responsabilità individuale a garantire il benessere collettivo e la salvaguardia della comunità

CHI ENTRA IN QUESTO SPAZIO NE CONDIVIDE LE RESPONSABILITÀ

Rispondiamo puntualizzando alcuni argomenti e chiavi di lettura che la Destra italiana continua a tralasciare (evidentemente per distrazione) nelle sue letture dei fatti.

LIBERI: Non ci sembra che la parola "liberi" contraddistigua così bene tutti quegli spazi e realtà che vedono costantemente usurpato il diritto, appunto, di "essere liberi".
La repressione sistemica e sistematica della necessità d'espressione, e della cultura e delle narrazioni "non ufficiali", descrive esaustivamente lo stato delle cose di quelle comunità resistenti i cui i diritti vengono continuamente negati e soffocati anche da quelle istituzioni additate come alleate (?!) della nostra politica. La prova dell'abusivismo, della speculazione e del garantismo delle classi dirigenti si concretizza nei muri e nelle sale di tutti gli spazi occupati, di Milano e del mondo, facendo diventare questi luoghi e chi li abita testimoni diretti dello scempio neoliberista, ed allo stesso tempo parti attive e d'avanguardia nella rigenerazione sociale e culturale.
Mettere alla gogna le politiche autonome del Leoncavallo (e di tutte le realtà autogestite ed occupate) è rendersi complici degli autori della devastazione perpetrata in questa città.

ORGANIZZARE: sì, ci siamo organizzati, come sempre. Auto-organizzati, perché le proposte culturali e ludiche nella città di Milano vivono e subiscono un momento di grave sussunzione da parte del Mercato e di quelle pratiche di capitalizzazione del bene e dello spazio comune. Il divertimento a Milano è caro, pilotato dal decoro e dal controllo sociale, "concentrato" in "zone franche" ufficiali da ben prima delle restrizioni pandemiche: la libera aggregazione è sempre stata malvista e contrastata dal Comune e repressa da parte delle forze dell'ordine; le piazze ed i parchi oggi si sono trasformati in zone di guerriglia a causa della prepotenza della polizia e non perché attraversate ed animate da giovani "rivoltosx". La necessità di organizzazione deve fare fronte ad ogni ingerenza negativa e potenzialmente pericolosa per chi lo spazio lo vive attivamente e chi lo partecipa durante le serate ed i concerti. Le scelte organizzative di proporre spettacoli all'aperto, con limitazioni orarie a mezzanotte, coscientizzando il pubblico alla tutela del bene collettivo e sociale ci sembrano molto più oculate rispetto alla "babilonia" legale delle piazze di NoLo e di quei quartieri fortemente in gentrificazione ma a "bassa intensità politica".

CONTROLLO: garantire da più di un anno l'apertura del Leoncavallo, proprio per non privare la comunità di un luogo (in questo caso sì) "libero", è stato possibile solo attraverso una continua auto-analisi in riferimento alle disposizioni e limitazioni sanitarie (il controllo). È la presa di responsabilità individuale a garantire il benessere collettivo e la salvaguardia della comunità, non l'affidarsi ciecamente a regolamenti e restrizioni.
Garantire la frequentazione e l'attraversabilità dello Spazio, applicando non controllo ma accoglienza, è la prova della necessità di evasione da parte di tutta la comunità e della coscienza che è nell'auto-gestione la via di fuga da costruire e perseguire e non nel passivo subire la prosopopea di una politica complice non dei Centri Sociali bensì di quel potere superiore e globale a cui ci opponiamo.

Se il velo della pandemia ha oscurato davvero il passato di questa città (recente e remoto), ora è ancora più importante contrastare la speculazione e dimostrare la propria posizione; dobbiamo dimostrarci, ancora una volta, contro l'opportunismo prepotente di palazzinari, costruttori, appaltatori e politici, prima che lo scorrere del tempo e la crisi ancora in corso minino irrimediabilmente le fondamenta della memoria e della storia e di conseguenza del nostro presente e futuro.

Per la regolarizzazione del Leoncavallo!
Per una città libera da predatori e speculatori del capitalismo!

SPAZIO PUBBLICO AUTOGESTITO LEONCAVALLO