AreaCom, il blog del Leoncavallo

Karl Marx, ritratto

Comunicati, Spazi Sociali

22-12-2018

"BUON" FESTIVAL!

di Eli

Dal Leoncavallo a San Remo.

Questa mattina sono stati pubblicati i nomi degli artisti che canteranno alla sessantanovesima edizione del Festival di San Remo.

Nella percezione comune il festival dimostra l’eccellenza del panorama musicale italiano, quindi partecipano coloro che rappresentano qui e nel mondo la musica italiana.

Rimaniamo un po' stupiti, ci viene da sorridere:

Negrita - 24 ottobre 2003

Paola Turci - 13 marzo 2004

Ex Otago - 4 novembre 2005

Zen Circus - 6 febbraio 2010

BoomdaBash and the cool steppers band live show - 31 dicembre 2011

Achille Lauro - 20 dicembre 2013

Ghemon :”Ricordo chiaramente anche la mia prima volta sul palco del Leoncavallo, storico centro sociale di Milano, alla serata organizzata da Dj Harsh. Salii sul palco in maglioncino e camicia. Al Leo.”

Questi sono i nomi degli artisti e le relative date durante le quali hanno calcato il palco del Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito; sono solo alcuni dei nomi illustri che abbiamo avuto il piacere di ospitare, con cui abbiamo condiviso lo Spazio, che hanno avuto la possibilità di esibirsi e diventare, poi, famosi.

È evidente che in quarantatré anni il centro sociale, poi trasformatosi in spazio pubblico, è stato un laboratorio creativo, un cantiere di innovazione e intuizione, un luogo dove artisti, emergenti e non, hanno trovato un palco per esprimersi e avverare i propri sogni, tanto da arrivare, partendo da una situazione alternativa al riconoscimento ufficiale cioè mainstream.

Da sempre la cultura è al centro del nostro agire politico.

Leggendo i nomi non possiamo fare a meno di notare la presenza a questa edizione di San Remo di così tanti artisti divulgatori dell’ ”Alternative” che vengono, così, sussunti dalle maglie del sistema e della produzione musicale. Ciò rende l’idea di come la cultura di oggi è sempre più dettata dal riconoscimento da parte del Sistema; l’accettarlo, anche a costo della perdita della propria identità intellettuale, dimostra come la musica non sia più promotrice di “altro” ma specchio di una realtà e di un mercato capace di piegare a proprio vantaggio anche chi ha suonato e attraversato questo Spazio e quello che rappresenta.

Questi artisti e la loro partecipazione a San Remo testimonia quanto sia importante il lavoro degli Spazio Sociali come produttori di una cultura (anche) musicale libera dai sistemi; l’illegalità in cui ancora ci troviamo (il Leoncavallo è sempre sotto sfratto) non garantisce di continuare, anche con progetti a lungo termine, ciò che è già stato iniziato.