10-03-2023
1978-2023 – 45 anni di guai / ieri come oggi
di
Sabato 18 Marzo 2023 in Via Mancinelli in ricordo di Fausto e Iaio assassinati dai fascisti

Il passare del tempo, per alcuni argomenti, non è un’attenuante alla dimenticanza. Non importa quanto ne sia trascorso e che patti siano stati proposti, ieri come oggi, per “metterci una pietra sopra”: accontentarsi della “versione ufficiale” o peggio permettere che vengano riconosciute mezze verità giustificatorie, superficiali e faziose, è condannare la memoria all'oblio.
Come ogni 18 Marzo da 45 anni ci ritroviamo ad interrogarci, ad arrabbiarci e disperarci per l'omicidio di Fausto e Iaio; avanti e indietro ripercorriamo la storia alla ricerca di parole e fatti coi quali sia possibile mantenere in continuità accadimenti lontani ma tristemente attuali, dai quali proseguire della narrazione antifascista; aggiornarla in quanto strumento di consapevolezza, dà modo di non dover ripartire un'ennesima volta da zero, evitando ennesime versioni “troppo personali” rispetto un avvenimento che riguarda la collettività.
Sulle pagine dei quotidiani di allora, si poteva leggere del “duplice omicidio del Casoretto” come dell'assassinio di Peppino Impastato, furono pubblicate le foto impressionanti dei test nucleari francesi nel Pacifico, e pagine e pagine di articoli su guerra, dittature, imperialismo, disastri ecologici, processi alle lotte sociali ed ai movimenti politici. Si può leggere anche del coinvolgimento del governo italiano di allora in uno scandalo di corruzione tra paesi Nato e la società statunitense Lockheed, una delle maggiori produttrici di aerei da guerra nel mondo tra i quali, guarda caso, l'F-35.
Il passare del tempo, i “Te l'avevo detto”, come i “Molto è cambiato”, con cui si cerca di salvare una faccia decorosa rispetto al disastro di questo paese, evidenziano invece l'indifferenza e l'immobilità che contraddistingue i governi, la coscienza collettiva e di classe rispetto a fatti che anche dopo 45 anni risultano così attuali, evidenti e ancora ingiustamente irrisolti.
L'omicidio di Fausto e Iaio è malauguratamente emblematico della doppia faccia di un Paese che da un lato tace verità e giustiziariguardo i “misteri italiani” con archiviazioni ed assoluzioni criminali, mentre dall'altro declama dalle aule del parlamento una falsa storia a giustificazione degli intrighi intessuti fino dal dopoguerra con fascisti, mafiosi, armaioli e guerrafondai internazionali. La realtà dei fatti, ieri come oggi, dimostra che la permanenza, e talvolta l'ascesa, di soggetti e partiti all'interno della vita politica avviene “dimenticando”, omettendo e riscrivendo il loro diretto coinvolgimento in fatti “noti” tanto quanto nei “misteri” che costellano la storia di questo paese.
Continuare a mettere in relazione, a intessere e reintessere una continuità storica tra passato e presente, non dimenticarsi e non dimenticare, sono modi per non abbandonare la resistenza: quel fascismo a cui imputiamo omicidi e crimini come espressioni di un potere più grande che ha minato le fondamenta dello Stato per decenni incarcerando, schiavizzando, arruolando e disseminando le masse e le idee in un pantano di contraddizioni più o meno evidenti; è stato creato così un vuoto di omertà, indifferenza e paura tra la verità storica e l'attualità, un oblio da cui è facile imporre e legittimare una versione impropria della storia, e giustificare i suoi metodi di realizzarla.
La concussione della politica con la casta finanziaria della guerra e dell'energia, dello spreco e del consumo sta consegnando il paese ed il mondo in mani irresponsabili guidate dal potere e dal guadagno ad ogni costo; che siano le stesse mani e le stesse menti che 45 anni fa già agivano e pensavano è la memoria a confermarcelo.
Sabato 18 Marzo ci ritroviamo in via Mancinelli dalle 15:30 in ricordo di Fausto e Iaio assassinati dai fascisti