Cannabis, Comunicati

12-10-2022

"LÀ DOVE C'ERA L'ERBA ORA (CHE) C'È?"

di Leoncavallo SPA

La cannabis non fa male a chi la consuma! È la sua proibizione che fa male alla società!

La sconfitta "a tavolino" del Referendum del 2021 e il nuovo parlamento eletto, sono segnali chiari ed inequivocabili del periodo che ci si prospetta: questa Destra non farà sconti ed a pagarne i danni saranno i soliti Centri Sociali, migranti e consumatori.

Si stima che ogni giorno a Milano vengono rollate in media 41000 canne ma ciò non è bastato e non basterà a darci credibilità finché resteremo muti a riguardo. Bisogna cambiare a partire dal nostro atteggiamento rispetto ai diritti che sentiamo negarci: unirci e dimostrare invece che cadere preda di un sistema che divide ed impéra. Non sono serviti decenni di controinformazione e pratica antiproibizionista a smuovere i culi italiani dalla loro comfort-zone, dove "chi può" assume cannabis e chi "non può" subisce la repressione dello Stato; nemmeno la lotta alla mafia sembra smuovere le coscienze sopite ed ingannate dalla mistificazione del narcotrafficante.

La Festa del Raccolto è un'opportunità per uscire dal guscio e pretendere:
- l’autodeterminazione come consumatori e consumatrici di cannabis. Siamo 6 milioni di persone in Italia (il 10% della popolazione); non siamo pochi e la politica non potrà continuare in eterno ad ignorarci o punirci.
- il diritto alla libera coltivazione della cannabis a garanzia del consumo personale. A partire da chi necessita di cure mediche vogliamo che sia tutelato il diritto di scelta dell'individuo e consentito alla collettività di coltivare la propria Erba.
- la depenalizzazione del possesso e del consumo di cannabis; si contrasterebbero le tossicodipendenze giovanili ed il sovraffollamento delle carceri. Si porrebbe un freno all'alcolismo, all'abuso di farmaci ed antidepressivi ed alle decine di migliaia di condanne all'anno per reati di possesso e detenzione di stupefacenti, spesso in minime quantità.
- lo sviluppo di un mercato della canapa in molteplici settori (agricolo, edile, tessile) gioverebbe economicamente al Paese e ci riconnetterebbe ad una nostra tradizione agricola estirpata da tempo. L'agricoltura della canapa potrebbe imporre un radicale cambio di rotta verso la sostenibilità ecologica ed un'economia più etica e territoriale.

La cannabis non fa male a chi la consuma! È la sua proibizione che fa male alla società!
Antiproibizionismo ed autodeterminazione sono coscienza, e la coscienza è l’arma contro i fascismi.

È solo Erba! Buona Festa del Raccolto a noi!